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MOTORIZZAZIONE CIVILE: STATO DI AGITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE CON BLOCCO NAZIONALE DELLE OPERAZIONI TECNICHE E DEGLI ESAMI

Roma,

Padoa-Schioppa si appropria dei soldi dei lavoratori e risparmia sulla sicurezza di tutti 

Le RdB-CUB P.I. hanno indetto lo stato di agitazione nazionale del personale della Motorizzazione Civile. La protesta, partita dalla giornata di ieri, viene attuata anche attraverso il blocco di revisioni e collaudi dei veicoli e degli esami di patente da effettuarsi negli orari pomeridiani.

Dopo i presidi delle  RdB-CUB PI al Ministero dei Trasporti del 19 e 20 ottobre scorsi e l’incontro svolto il 19 al Ministero, è stata fissata per il prossimo 27 ottobre l’apertura di un tavolo di trattativa sui problemi della Motorizzazione che sono gravi e molteplici.

In primo luogo la “sparizione” dei circa 50 miliardi di Lire guadagnati dai lavoratori nelle  missioni esterne già svolte nell’anno passato: una somma accreditata in contabilità, che dopo il mese di luglio è stata sottratta alla Motorizzazione dal Ministero dell’Economia e Finanze.

Di questi 50 miliardi, circa 25 sono di retribuzione, altri 25 erano destinati alla Cassa di Previdenza e Assistenza del Ministero dei Trasporti come contributi assistenziali. Il furto ai danni di ogni lavoratore si aggira, a seconda del livello di inquadramento, fra i 5 e i 10 mila Euro.

Sia il Ministro dei Trasporti Bianchi, sia il Capo del Personale ing. Amedeo Fumero, hanno scritto in proposito al Ministro Padoa-Schioppa senza aver ancora ottenuto risposta.

In secondo luogo si protesta contro la Finanziaria, che prevede di chiudere circa 300 uffici pubblici provinciali sul territorio nazionale, con 150 sedi della Motorizzazione trasformate in UTG (Uffici Territoriali di Governo), le cui competenze strettamente amministrative verrebbero decentrate agli Enti Locali (come stabilito dalla recente legge sulla semplificazione amministrativa), mente le più appetibili competenze tecniche, quelle che determinano profitto, verrebbero esternalizzate ai privati.

Per un’un idea del giro di affari regalato ai privati, ricordiamo il calcolo effettuato 4 anni fa dalla Presidenza del Consiglio durante un incontro a Palazzo Chigi: 400 miliardi di lire di guadagno netto prodotto dalla Motorizzazione Civile. Una cifra in sé già elevata, che andrebbe indicizzata agli aumenti delle tariffe successivamente intercorsi.

Inoltre alla Motorizzazione sussiste un pesante e antico problema di precariato, con importanti settori (es. i call center ed i servizi informatici che provvedono a rinnovo patenti, duplicati carte circolazione ecc), interamente affidati a lavoratori precari, alcuni da 8-10 anni. Per questi lavoratori non è stato delineato alcun percorso di stabilizzazione e si profila invece la perdita del posto di lavoro.

Le RdB-CUB denunciano infine il  gravissimo problema di sicurezza che si determinerebbe se, come previsto in Finanziaria, alcuni delicatissimi servizi venissero gestiti da privati: cosa succederà quando la revisione di un autotreno di quaranta tonnellate verrà effettuata da un soggetto privato, magari disposto a “chiudere un occhio” davanti alla sostituzione di un impianto frenante il cui costo va dai mille Euro in su? La sicurezza sulle strade non può e non deve essere  abbandonata alla logica del profitto.